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lunedì 21 gennaio 2013

Richiesta Background. Robert Ayrshire il bardo

In ritardissimo con tutte le richieste che mi stanno arrivando in questo periodo, oggi cercherò di rispondere ad una richiesta di background pervenutami qualche giorno fa. La richiesta è la seguente:

mi servirebbe un BG per un bardo....direi ..neutrale buono. Molto affascinato dalle conoscenze e dalla musica...disdegna il lato furfantesco della vita e preferisce girare il mondo in cerca di conoscenze fama e avventure. Nel corso della sua vita si uscisce a lui suo cugino..anche egli bardo...ma un po' piu' legato alle arti da ladro e furtive.(non proprio buonissimo insomma). Ambientazione fantasy generico(mi serve per un GDR live) . grazie in anticipo  
 In questa richiesta è presente una totale libertà. Iniziamo col dargli un nome: Robert Ayrshire. Sarà umano.

Sono nato in un luogo. Non era importante il suo nome, perchè tutto girava attorno alla fattoria e la fattoria era il luogo in se. La fattoria era il mondo e il resto non serviva, questo almeno secondo quanto diceva mio nonno Francis. Mio padre aveva accettato la cosa aggiungendo al mondo la possibilità di andare al villaggio. Il villaggio non era vicino, ci volevano un paio d'ore di carro per arrivarci ed era composto da poche case. Di mio padre ricordo uno sguardo buono, amorevole ma triste.
Non si deve però immaginare la fattoria, come una casa, un po' di terra e qualche animale. La Fattoria era in realtà composta da alcune famiglie ed era abbastanza autosufficiente.
Questo è dunque il contesto in cui siamo cresciuti, io e mio Cugino Hitcliff. Ci divertivamo ed era certo che prima di sera saremmo stati puniti, quasi sempre per colpa di Hit! Il mondo che ci mancava ce lo immaginavamo e lo raccontavamo. Un giorno al villaggio giunse una sapiente, Il nonno non voleva più che andassimo là, ma mio padre non era d'accordo. Il nonno la chiamava strega e il babbo maestra. Quello che facemmo io e Hit fu di fuggire e andare a stanare la strega.
Lady Mirelle era una studiosa, si interessava di una pietra sferica dalle sfumature ocra che era stata ritrovata nei dintorni. Quando ci beccò a curiosare in giro in casa (si Hit era molto abile con i lucchetti) pensai che ci avrebbe ucciso, ma la storia che inventai era così sfacciatamente improbabile che Lady Mirelle rise e si interessò a noi.
Ben presto convinse il nonno a farci andare ogni mattina da lei per imparare.
Adoro leggere e ancor di più scrivere. Dovreste poi sentirmi cantare. Un giorno dissi a Lady Mirelle che mi sentivo un cantautore e lei, aggiungendo che la parola cantautore non esiste, mi diede ragione. Iniziai quindi ad approfondire la conoscenza della musica e ben presto scoprii la magia della musica. Non intesa in senso metaforico, chi raggiunge una così profonda comunione con la musica può effettivamente fare magie!
Studiammo con Lady Mirelle per 10 anni poi giunse l'anno nefasto. In quell'anno Lady Mirelle scomparve, nessuno sapeva dove era andata e allo stesso tempo mio padre morì, seguendo di pochi anni la scomparse del nonno. A questo punto toccava al primogenito mandare avanti la fattoria, ma io non potevo abbandonare la ricerca e la musica. Lady Mirelle aveva riempito il mondo che mancava nella fattoria. Tramite i libri e le sue storie potevamo immaginare ciò che non potevamo vedere di persona. Ora senza di lei, il solo pensiero di rinchiudermi in un così piccolo guscio mi dava il voltastomaco. Non volevo guardare la mia immagine riflessa nell'acqua del secchio e vedere quello sguardo buono, amorevole ma triste di mio padre.
Gilbert, mio fratello minore, era ormai un uomo e non aveva mai desiderato allontanarsi dalla fattoria. Meglio che a mandare avanti la baracca fosse lui. Così pensai alla fuga.
Una notte presi il mio fagotto, slegai un cavallo e trovai Hit ad aspettarmi.
"Dove credi di andare cugino?", mi disse.
Non fu difficile convincere Hit a venire con me. Del resto lui condivideva la mia stessa passione e se proprio con le mie canzoni non avessi trovato il modo di trovare una mela, le sue capacità sarebbero state altrettanto buone.
Iniziammo ad esibirci prima nei villaggi limitrofi, ma avevamo una destinazione ben precisa: la capitale!
I soldi non erano tanti, ma non ci mancava mai un pasto. Del resto non era difficile per noi trovare qualche giovane ragazza pronta ad offrirci un pasto e un letto caldo in cui... anche un po' dormire.
Da qualche posto siamo dovuti scappare in fretta. A volte qualche marito non gradiva il tipo di intrattenimento che io o Hit avevamo offerto alla sua signora, altre volte il vizietto di Hit per le altrui cose ci metteva nei guai.
Ora siamo qui, alla capitale e il mondo della fattoria mi sembra lontanissimo. C'è ancora tanta musica da scrivere, ci sono ancora tanti posti da vedere e  ci sono ancora tanti letti da disfare!

Come sempre vi invito a cercare le citazioni!

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