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lunedì 12 dicembre 2011

Masterizzare nella Giungla

Ormai stabile nel natio paese, mi sa che sono affetto dal ritmo lavorativo brasiliano, visto che negli ultimi giorni ho faticato a fare qualsiasi attività che non sia dormire, chiacchierare, giocare. Spero a breve di riprendermi i miei soliti ritmi italiani. Oggi voglio affrontare l'argomento Giungla. In D&D e in molti altri GDR un'avventura ambientata in una Giungla si traduce quasi sempre in una congiunzione di azioni che si svolgono tra villaggi e rovine più o meno dimenticate. In questo tipo di ambiente è assia semplice ridurre la Giungla ad uno sfondo indistinto che si traduce in un viaggio dalla zona A alla zona B. Magari ci si può ficcare dentro un albero particolarmente aggressivo o l'assalto di una bestiaccia. La mappa tattica contiene un po' di alberi? va bene anche questo. Ma siamo proprio sicuri che tutto ciò basti a far sentire i giocatori nella Giungla?
Io penso di no, e credo che si possano adottare strategie durante la masterizzazione per migliorarne l'atmosfera.
Partiamo subito con un concetto semplice, nella Giungla fa un caldo boia! Se piove si resiste (e non ci si bagna, anche perchè il caldo fa evaporare subito l'acqua) ma se non piove si rischia veramente di morire di caldo. E non pensate che gli insetti non diano fastidio. Non proponete un incontro con uno sciame di insetti, gli insetti devono essere una costante della vostra narrazione. E così potete descrivere un improvviso grosso ronzio dietro alla testa di un PG che voltandosi non vedrà nulla, vermi che si muovono tra l'equipaggiamento, un arrossamento della pelle dovuto ad un qualche insetto di cui il PG non si è nemmeno reso conto.
Non dimentichiamoci l'uso dell'acqua. In ambienti come questi bisogna bere molto e quindi non dimenticate di dare dei malus a qualcuno che non beve e ricordatevi di ridurre più velocemente le scorte d'acqua.
Se come me amate la musica di sottofondo, perchè non comprare un CD ad hoc. Ad esempio questo proposto da amazon a 7 eurini:


Ricordate di concentrare il gioco e l'attenzione dei PG anche su come decidono di orientarsi visto che non è propriamente facile trovare la giusta direzione nella Giungla. Inoltre l'intrico della foresta potrebbe costringerli a farsi strada a colpi di machete, con dispendio di energie e tempo. Pensate a cosa succederebbe se il tragitto da A a B richiedesse 6 ore di cammino, ma a causa di un imprevisto l'avanzamente si rallentasse in modo tale da costringerli a dormire una notte nella Giungla?
Io non so voi, ma a me la Giungla, con le sue malattie tremende, mi ha sempre dato l'idea di un luogo ideale per i non morti erranti. Un cacciatore ferito che muore di stenti nella Giungla o divorato lentamente dagli insetti è qualcosa che mi fa tornare subito alla mente le descrizioni del manuale dei mostri di advanced in cui veniva spiegato come un non morto poteva generarsi.
Infine segnalo che la Paizo ha realizzato un manuale dedicato alla giungle:
Non ho avuto modo di vederlo di persona, ma alcune recensioni online ne parlano molto bene. In questo volume si tratta in modo tecnico anche dell'argomento malattie, che non è male.
Spero che questi suggerimenti possano tornarvi utili.

1 commento:

  1. Molto interessante, non ho mai masterizzato nella giungla! È una bella idea anche per inserire culture esotiche, selvaggi, idoli terribili...
    L'idea del cd è davvero molto buona, non vedo l'ora di provarla :)

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