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giovedì 10 novembre 2011

Il realismo della magia

Come ben sapete, la magia, nella quotidianità dei nostri giorni, è un qualcosa che al massimo può definirsi raro. Perfino chi pratica la magia o l'esoterismo o chi si imbatte in situazioni di ordine sovrannaturale, ne ha poca conoscenza, comprensione e controllo. Al di là di cosa possa credere ognuno di noi, possiamo dire che l'opinione comune della stragrande maggioranza del mondo sia che la magia non esiste e che tutti i fenomi inspiegabili prima o poi verranno compresi e spiegati.
Nella finzione di un'opera narrativa invece potremmo trovarci a leggere di un mondo in cui la magia è data per assodata, ma non solo, magari è anche codificata e gestita. Anche in molti giochi di ruolo ci troviamo in questa situazione.
Quando però ci troviamo a dover gestire come master un'ambientazione magica, dobbiamo tenere a mente che questa magia deve essere qualcosa di attinente al reale del mondo di gioco, adottando quindi accorgimenti per incrementarne il realismo.
La prima cosa da tenere a mente è che se la magia è comune, nessuno la riterrà stravagante o inusuale. Quindi non permettete ai giocatori di irretire dei popolani con un paio di luci danzanti e non fate in modo che la bottega gestista da un'entità planare sia sorprendente. E' dunque possibile che nella quotidianeità vi siano oggetti stravaganti, ad esempio un ritratto che cambia come un moderno photo frame. Tenete a mente questo: «La moderna tecnologia non è altro che l'equivalente di un'antica magia
E cosa possiamo dire della casta dei maghi e degli psionici? Così come nella nostra realtà ci sono pregiudizi, potrebbero esserci anche nel mondo fantastico. In fondo chi ha poteri magici potrebbe credersi superiore a chi non li ha.
In un mondo permeato dalla magia, la magia funziona. Non dimenticatelo. Niente torce perenni che danno fuoco alla città, niente messaggi remoti non consegnati.
Potrebbe però succedere che nel mondo magico, nonstante la magia sia conosciuta e accettata, non sia così comune. In questa situazione potremmo avere persone che vedono tutto in funzione della magia (un po' come i complottisti quando danno la colpa alla CIA) e altri invece che la negano completamente. In una situazione del genere è interessante far interagire saltuariamente aspetti magici con il quotidiano non magico.
Infine potrebbero esserci situazioni in cui il mondo della magia viene tenuto separato dal mondo, lasciatemi dire, materiale. Ci potrebbero essere nazioni in cui la magia è predominante (e quindi ritorniamo alle situazioni tipo il ritratto mutante) e altre in cui è accettata ma non frequente (con sottoinsiemi che credono e che non credono).

In poche parole tenenete conto della magia per enfatizzare la magia della sessione di gioco.

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